AFORISMI, FRASI FAMOSE, CITAZIONI..
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Re: AFORISMI, FRASI FAMOSE, CITAZIONI..
Ma sì per una z vi mettete a far discussione voialtri!!
Ci si conosce di più in un' ora di gioco, che in un anno intero di conversazione (Platone)
Ci si conosce di più in un' ora di gioco, che in un anno intero di conversazione (Platone)
Filippo- Numero di messaggi : 50
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Re: AFORISMI, FRASI FAMOSE, CITAZIONI..
concordo pienamente con pippo
Sofy- Admin
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Re: AFORISMI, FRASI FAMOSE, CITAZIONI..
Nothing was your own except the few cubic centimeters inside your skull
George Orwell, Nineteen Eighty-four
»Die Welt ist meine Vorstellung:« – dies ist die Wahrheit, welche in Beziehung auf jedes lebende und erkennende Wesen gilt; wiewohl der Mensch allein sie in das reflektirte abstrakte Bewußtseyn bringen kann: und thut er dies wirklich; so ist die philosophische Besonnenheit bei ihm eingetreten. Es wird ihm dann deutlich und gewiß, daß er keine Sonne kennt und keine Erde; sondern immer nur ein Auge, das eine Sonne sieht, eine Hand, die eine Erde fühlt; daß die Welt, welche ihn umgiebt, nur als Vorstellung daist, d.h. durchweg nur in Beziehung auf ein Anderes, das Vorstellende, welches er selbst ist.
Arthur Schopenhauer Die Welt als Wille und Vorstellung incipit (e ha ragione..... )
Guter Gott von deinem Himmel, alte Kinder siehst du und junge Kinder, und nichts weiter.
Johann Wolfgang Goethe, Die Leiden des junges Werther
Gewiß, weil wir doch einmal so gemacht sind, daß wir alles mit uns und uns mit allem vergleichen, so liegt Glück oder Elend in den Gegenständen, womit wir uns zusammenhalten, und da ist nichts gefährlicher als die Einsamkeit.
Johann Wolfgang Goethe, Die Leiden des junges Werther
George Orwell, Nineteen Eighty-four
»Die Welt ist meine Vorstellung:« – dies ist die Wahrheit, welche in Beziehung auf jedes lebende und erkennende Wesen gilt; wiewohl der Mensch allein sie in das reflektirte abstrakte Bewußtseyn bringen kann: und thut er dies wirklich; so ist die philosophische Besonnenheit bei ihm eingetreten. Es wird ihm dann deutlich und gewiß, daß er keine Sonne kennt und keine Erde; sondern immer nur ein Auge, das eine Sonne sieht, eine Hand, die eine Erde fühlt; daß die Welt, welche ihn umgiebt, nur als Vorstellung daist, d.h. durchweg nur in Beziehung auf ein Anderes, das Vorstellende, welches er selbst ist.
Arthur Schopenhauer Die Welt als Wille und Vorstellung incipit (e ha ragione..... )
Guter Gott von deinem Himmel, alte Kinder siehst du und junge Kinder, und nichts weiter.
Johann Wolfgang Goethe, Die Leiden des junges Werther
Gewiß, weil wir doch einmal so gemacht sind, daß wir alles mit uns und uns mit allem vergleichen, so liegt Glück oder Elend in den Gegenständen, womit wir uns zusammenhalten, und da ist nichts gefährlicher als die Einsamkeit.
Johann Wolfgang Goethe, Die Leiden des junges Werther
Leo- Numero di messaggi : 907
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Re: AFORISMI, FRASI FAMOSE, CITAZIONI..
Non siamo mai così privi di difese, come nel momento in cui amiamo. Freud
L' atto di disobbedienza, in quanto primo atto di libertà, è l' inizio della ragione. E. Fromm
[Pronunciata in punto di morte] Andiamo, via! Le ultime parole famose vanno bene per quegli idioti che non hanno detto abbastanza in vita. Karl Marx
L' atto di disobbedienza, in quanto primo atto di libertà, è l' inizio della ragione. E. Fromm
[Pronunciata in punto di morte] Andiamo, via! Le ultime parole famose vanno bene per quegli idioti che non hanno detto abbastanza in vita. Karl Marx
Filippo- Numero di messaggi : 50
Data d'iscrizione : 22.11.08
Re: AFORISMI, FRASI FAMOSE, CITAZIONI..
(ancora, ancora...)
La musica? cosa inutile. Non avendo libretto come faccio della musica? Ho quel gran difetto di scriverla solamente quando i miei carnefici burattini si muovono sulla scena. Potessi essere un sinfonico puro (?). Ingannerei il mio tempo e il mio pubblico. Ma io? Nacqui tanti anni fa, tanti, troppi, quasi un secolo... e il Dio santo mi toccò col dito mignolo e mi disse: "Scrivi per il teatro: bada bene, solo per il teatro" e ho seguito il supremo consiglio. G. Puccini
La politica non mi interessa, è affare del demonio. I politici giocano con la testa delle persone. Mai giocare con la testa delle persone.
Coltivare erba non è legale? Se è Dio che ce l'ha data allora vuoi dire che anche Dio non è legale?
Chi ha paura di sognare è destinato a morire. (Tutti di Bob Marley)
Per creare ci deve essere una grande forza dinamica. E quale forza è più potente dell'amore? I.Strawinsky
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori. F.de Andrè
Se è arte non può essere popolare e se è popolare non può essere arte. A.Schoenberg
Sono il migliore, è vero. Io però penso ancora a migliorare. Quando credi di essere perfetto vuol dire che sei finito. Valentino Rossi
La musica? cosa inutile. Non avendo libretto come faccio della musica? Ho quel gran difetto di scriverla solamente quando i miei carnefici burattini si muovono sulla scena. Potessi essere un sinfonico puro (?). Ingannerei il mio tempo e il mio pubblico. Ma io? Nacqui tanti anni fa, tanti, troppi, quasi un secolo... e il Dio santo mi toccò col dito mignolo e mi disse: "Scrivi per il teatro: bada bene, solo per il teatro" e ho seguito il supremo consiglio. G. Puccini
La politica non mi interessa, è affare del demonio. I politici giocano con la testa delle persone. Mai giocare con la testa delle persone.
Coltivare erba non è legale? Se è Dio che ce l'ha data allora vuoi dire che anche Dio non è legale?
Chi ha paura di sognare è destinato a morire. (Tutti di Bob Marley)
Per creare ci deve essere una grande forza dinamica. E quale forza è più potente dell'amore? I.Strawinsky
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori. F.de Andrè
Se è arte non può essere popolare e se è popolare non può essere arte. A.Schoenberg
Sono il migliore, è vero. Io però penso ancora a migliorare. Quando credi di essere perfetto vuol dire che sei finito. Valentino Rossi
Filippo- Numero di messaggi : 50
Data d'iscrizione : 22.11.08
Re: AFORISMI, FRASI FAMOSE, CITAZIONI..
Filippo ha scritto:
Coltivare erba non è legale? Se è Dio che ce l'ha data allora vuoi dire che anche Dio non è legale?
Chi ha paura di sognare è destinato a morire. (Tutti di Bob Marley)
Sono il migliore, è vero. Io però penso ancora a migliorare. Quando credi di essere perfetto vuol dire che sei finito. Valentino Rossi
pippo, la prima frase è un po' preoccupante però è vero, ognuno sarebbe libero di fare quello che vuole.. se la sua scelta è morire stupidamente, allora faccia pure..
Bob Marley è un grande.. se non si sogna non si vive.
bèèèèè...valentino rossi!hihi... "Quando credi di essere perfetto vuol dire che sei finito" - parole sante!
Cecilia- Numero di messaggi : 505
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Re: AFORISMI, FRASI FAMOSE, CITAZIONI..
Non è preoccupante... almeno nel caso mio, tranquilla Sissi!
Ciascuno è l'unico autentico guardiano della propria salute sia fisica sia mentale e spirituale. (Mill)
Se la libertà significa qualcosa, allora significa il diritto di dire alla gente cose che non vuole sentire. (George Orwell)
Io so questo: che chi pretende la libertà, poi non sa cosa farsene. (Pier Paolo Pasolini)
La prudenza è la capacità di distinguere le cose da fare da quelle da evitare.
(Cicerone)
Compagno delegato: Bisogna restare nella legalità e noi vi resteremo, a costo di dover imbracciare il mitra e inchiodare al muro tutti i nemici del popolo. [Don Camillo gli impedisce di continuare suonando le campane] Ma chi è?
Peppone: È don Camillo.
Compagno delegato: E fatelo tacere.
Peppone: È una parola... bisognerebbe prendere a cannonate il campanile.
Brusco: Se continua, io direi di sparargli attraverso le finestre della torre.
Peppone: Già, ma bisognerebbe essere sicuri di farlo fuori al primo colpo se no si mette a sparare anche lui. (Don Camillo)
Io sono fatto per combattere il crimine, non per governarlo. Non è ancora giunto il tempo in cui gli uomini onesti possono servire impunemente la patria. I difensori della libertà saranno sempre dei proscritti finché la masnada dei furfanti dominerà. (Maximilien de Robespierre)
Anche l'amore è un'arca
che salva dal diluvio della vita
ma a tempesta finita
non si sa mai la roba che si sbarca. (Trilussa)
Ciascuno è l'unico autentico guardiano della propria salute sia fisica sia mentale e spirituale. (Mill)
Se la libertà significa qualcosa, allora significa il diritto di dire alla gente cose che non vuole sentire. (George Orwell)
Io so questo: che chi pretende la libertà, poi non sa cosa farsene. (Pier Paolo Pasolini)
La prudenza è la capacità di distinguere le cose da fare da quelle da evitare.
(Cicerone)
Compagno delegato: Bisogna restare nella legalità e noi vi resteremo, a costo di dover imbracciare il mitra e inchiodare al muro tutti i nemici del popolo. [Don Camillo gli impedisce di continuare suonando le campane] Ma chi è?
Peppone: È don Camillo.
Compagno delegato: E fatelo tacere.
Peppone: È una parola... bisognerebbe prendere a cannonate il campanile.
Brusco: Se continua, io direi di sparargli attraverso le finestre della torre.
Peppone: Già, ma bisognerebbe essere sicuri di farlo fuori al primo colpo se no si mette a sparare anche lui. (Don Camillo)
Io sono fatto per combattere il crimine, non per governarlo. Non è ancora giunto il tempo in cui gli uomini onesti possono servire impunemente la patria. I difensori della libertà saranno sempre dei proscritti finché la masnada dei furfanti dominerà. (Maximilien de Robespierre)
Anche l'amore è un'arca
che salva dal diluvio della vita
ma a tempesta finita
non si sa mai la roba che si sbarca. (Trilussa)
Filippo- Numero di messaggi : 50
Data d'iscrizione : 22.11.08
Re: AFORISMI, FRASI FAMOSE, CITAZIONI..
Che strano sentir Pippo che chiama la Ceci Sissi
Mi ispira molto la frase di Orwell.
Mi ispira molto la frase di Orwell.
Se la libertà significa qualcosa, allora significa il diritto di dire alla gente cose che non vuole sentire.
ester- Numero di messaggi : 549
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Re: AFORISMI, FRASI FAMOSE, CITAZIONI..
Filippo ha scritto:
Compagno delegato: Bisogna restare nella legalità e noi vi resteremo, a costo di dover imbracciare il mitra e inchiodare al muro tutti i nemici del popolo. [Don Camillo gli impedisce di continuare suonando le campane] Ma chi è?
Peppone: È don Camillo.
Compagno delegato: E fatelo tacere.
Peppone: È una parola... bisognerebbe prendere a cannonate il campanile.
Brusco: Se continua, io direi di sparargli attraverso le finestre della torre.
Peppone: Già, ma bisognerebbe essere sicuri di farlo fuori al primo colpo se no si mette a sparare anche lui. (Don Camillo)
Grande Pippo! Hai letto "Don Camillo" come ti avevo consigliato
Leo- Numero di messaggi : 907
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Re: AFORISMI, FRASI FAMOSE, CITAZIONI..
A diciassette anni, l'eccesso è una virtù.
M. Yourcenar
M. Yourcenar
ester- Numero di messaggi : 549
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Re: AFORISMI, FRASI FAMOSE, CITAZIONI..
Bello! Ps guardate i nuovi ipse dixit nel topic del sito di classe.....
Leo- Numero di messaggi : 907
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Re: AFORISMI, FRASI FAMOSE, CITAZIONI..
Ah, e Pippo e io ne abbiamo anche di nuovi! Dobbiamo farteli vedere così li aggiungi...devo solo ricordarmi dove me li ero scritti...
ester- Numero di messaggi : 549
Età : 32
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Data d'iscrizione : 25.11.08
Re: AFORISMI, FRASI FAMOSE, CITAZIONI..
Sissì ditemeli! Bitte! Por favor! Please! S'il vous plait! Oro atque obsecro!
He he tanto ormai ho il monopolio degli ipse dixit... nessun altro potrà mai modificare quel messaggio
He he tanto ormai ho il monopolio degli ipse dixit... nessun altro potrà mai modificare quel messaggio
Leo- Numero di messaggi : 907
Età : 31
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Data d'iscrizione : 21.12.07
Re: AFORISMI, FRASI FAMOSE, CITAZIONI..
Poesia che è piaciuta a Pippo (e che anche a me piace ):
Ueber allen Gipfeln ist Ruh,
in allen Wipfeln spuerest du
kaum einen Hauch;
die Voegelein schweigen im Walde.
Warte nur, balde
ruhest du auch.
I. W. Goethe
Ueber allen Gipfeln ist Ruh,
in allen Wipfeln spuerest du
kaum einen Hauch;
die Voegelein schweigen im Walde.
Warte nur, balde
ruhest du auch.
I. W. Goethe
ester- Numero di messaggi : 549
Età : 32
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Data d'iscrizione : 25.11.08
Re: AFORISMI, FRASI FAMOSE, CITAZIONI..
TU QUOQUE BRUTE FILI MI (Caes)
Traduzioni artistiche
Cucina tu oggi, brutto figlio mio!
ovvero
Cucinami tu gli spaghetti, brutto!
(la traduzione di fili con spaghetti è molto filologica)
Traduzioni artistiche
Cucina tu oggi, brutto figlio mio!
ovvero
Cucinami tu gli spaghetti, brutto!
(la traduzione di fili con spaghetti è molto filologica)
Leo- Numero di messaggi : 907
Età : 31
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Data d'iscrizione : 21.12.07
Re: AFORISMI, FRASI FAMOSE, CITAZIONI..
Giosuè Ghepardi
ODE AL VENTILATORE
Sempre caro mi fu quest’eolo ventilatore
presso cui il mio corpo fanciulletto giacque
ed a cui tendevo la pargoletta mano
coll’intento di raffrescarmi, invano.
Tu mi fai vento a tutte l’ore;
il dolce tuo zèfiro tanto mi piacque
che in questo pomeriggiare pallido e assorto
per starti appresso non lavorai nell’orto.
De’ poveri se’ tu, l’aria condizionata:
sanza di te la pelle mia sarebbe bell’e lessata
e sventolar m’è dolce in questo d’afa mar.
Lasciate ogni speranza, voi ch’entrate
in ogni dimora, s’ivi non trovate
il ventilatore l’anime a rallegrar.
NOTE AL TESTO di Leonardo Mezzalira
v. 1 Eolo. Qui l’autore allude al dio greco che – secondo la mitologia – presiedeva al soffiare dei venti. Da notare il raffinato giuoco linguistico con cui l’autore impiega un nome proprio a guisa d’aggettivo qualificativo. Ventilatore. Rappresenta il centro, il nucleo poetico dell’opera, a partire dal titolo. Come emerge dal proseguo della poesia, il poeta si sente legato a quest’apparecchio da un doppio filo d’affetto e gratitudine.
v. 2 Giacque. V’è qui una reminiscenza dell’infanzia del poeta: il verbo ‘giacere’, ch’egli pone in fine di verso (dunque in posizione forte), rimanda al languido abbandono che solo la primissima fanciullezza può conoscere.
v. 3 Pargoletta. Questa parola, che suggerisce – sia nel senso, sia nel suono – un richiamo al precedente aggettivo ‘fanciulletto’, vibra d’accenti lirici ed evoca attorno al ventilatore un’aura di rimembranza infantile, non scevra da una certa qual sognante nostalgia.
v. 4 Raffrescarmi: rinfrescarmi.
v. 5 Tu. Nella seconda quartina e nella prima terzina il ventilatore, da umile oggetto quotidiano, viene personificato e s’eleva al ruolo di caro amico, d’interlocutore privilegiato dell’autore, che vi si rivolge come a voler condividere con esso lo struggente ricordo d’un tempo ormai irrimediabilmente perduto.
v. 6 Zefiro. Questo ‘zefiro’, come l’‘eolo’ precedente (v. nota al v. 1), contribuisce a creare, nella poesia, una rete di suggestioni legate al mondo della classicità.
v. 7 Con questo senso di malinconia, suscitato dall’ambientare la scena nel sospeso, sonnolento scemare del dí, l’autore caricherebbe forse il verso d’un πάθος eccessivo, se non seguisse da presso – nel verso successivo – un bucolico accenno all’umile lavoro dei campi.
v. 9 Da questo verso emerge prepotentemente la sensibilità sociale del poeta; sensibilità legata, probabilmente, alle sue umili origini. L’autore si sente vicino ai poveri, i quali, non potendosi permettere un impianto di condizionamento dell’aria, riversano nel ventilatore le loro uniche speranze di fresco.
v. 10 V’è in questo verso un doppio giuoco allitterativo (in ‘l’ e in ‘b’) che ben rende il senso d’ebollizione che l’autore prova, immerso nella torrida canicola.
v. 11 Sventolar. L’interpretazione di quest’espressione è controversa. Il DE SARTIS lo vuole riferito ad un atto del giovane poeta, di farsi aria con un ventaglio; il NEGRE, invece, non trovando una puntuale conferma testuale dell’esegesi desartiana, piú semplicemente identifica lo ‘sventolar’ con l’azione del ventilatore.
v. 12-14 Nella chiusa della poesia, l’autore cessa di rivolgersi al ventilatore, per parlare direttamente ai lettori ed ammonirli, evocando il desolante scenario che si prospetterebbe qualora fossimo privati dell’apparecchio che ha ispirato il componimento.
ODE AL VENTILATORE
Sempre caro mi fu quest’eolo ventilatore
presso cui il mio corpo fanciulletto giacque
ed a cui tendevo la pargoletta mano
coll’intento di raffrescarmi, invano.
Tu mi fai vento a tutte l’ore;
il dolce tuo zèfiro tanto mi piacque
che in questo pomeriggiare pallido e assorto
per starti appresso non lavorai nell’orto.
De’ poveri se’ tu, l’aria condizionata:
sanza di te la pelle mia sarebbe bell’e lessata
e sventolar m’è dolce in questo d’afa mar.
Lasciate ogni speranza, voi ch’entrate
in ogni dimora, s’ivi non trovate
il ventilatore l’anime a rallegrar.
NOTE AL TESTO di Leonardo Mezzalira
v. 1 Eolo. Qui l’autore allude al dio greco che – secondo la mitologia – presiedeva al soffiare dei venti. Da notare il raffinato giuoco linguistico con cui l’autore impiega un nome proprio a guisa d’aggettivo qualificativo. Ventilatore. Rappresenta il centro, il nucleo poetico dell’opera, a partire dal titolo. Come emerge dal proseguo della poesia, il poeta si sente legato a quest’apparecchio da un doppio filo d’affetto e gratitudine.
v. 2 Giacque. V’è qui una reminiscenza dell’infanzia del poeta: il verbo ‘giacere’, ch’egli pone in fine di verso (dunque in posizione forte), rimanda al languido abbandono che solo la primissima fanciullezza può conoscere.
v. 3 Pargoletta. Questa parola, che suggerisce – sia nel senso, sia nel suono – un richiamo al precedente aggettivo ‘fanciulletto’, vibra d’accenti lirici ed evoca attorno al ventilatore un’aura di rimembranza infantile, non scevra da una certa qual sognante nostalgia.
v. 4 Raffrescarmi: rinfrescarmi.
v. 5 Tu. Nella seconda quartina e nella prima terzina il ventilatore, da umile oggetto quotidiano, viene personificato e s’eleva al ruolo di caro amico, d’interlocutore privilegiato dell’autore, che vi si rivolge come a voler condividere con esso lo struggente ricordo d’un tempo ormai irrimediabilmente perduto.
v. 6 Zefiro. Questo ‘zefiro’, come l’‘eolo’ precedente (v. nota al v. 1), contribuisce a creare, nella poesia, una rete di suggestioni legate al mondo della classicità.
v. 7 Con questo senso di malinconia, suscitato dall’ambientare la scena nel sospeso, sonnolento scemare del dí, l’autore caricherebbe forse il verso d’un πάθος eccessivo, se non seguisse da presso – nel verso successivo – un bucolico accenno all’umile lavoro dei campi.
v. 9 Da questo verso emerge prepotentemente la sensibilità sociale del poeta; sensibilità legata, probabilmente, alle sue umili origini. L’autore si sente vicino ai poveri, i quali, non potendosi permettere un impianto di condizionamento dell’aria, riversano nel ventilatore le loro uniche speranze di fresco.
v. 10 V’è in questo verso un doppio giuoco allitterativo (in ‘l’ e in ‘b’) che ben rende il senso d’ebollizione che l’autore prova, immerso nella torrida canicola.
v. 11 Sventolar. L’interpretazione di quest’espressione è controversa. Il DE SARTIS lo vuole riferito ad un atto del giovane poeta, di farsi aria con un ventaglio; il NEGRE, invece, non trovando una puntuale conferma testuale dell’esegesi desartiana, piú semplicemente identifica lo ‘sventolar’ con l’azione del ventilatore.
v. 12-14 Nella chiusa della poesia, l’autore cessa di rivolgersi al ventilatore, per parlare direttamente ai lettori ed ammonirli, evocando il desolante scenario che si prospetterebbe qualora fossimo privati dell’apparecchio che ha ispirato il componimento.
Leo- Numero di messaggi : 907
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Re: AFORISMI, FRASI FAMOSE, CITAZIONI..
Il commentatore è colui che dimostra di avere delle opinioni che riesce a far sembrare vere, che lo siano o no, e che egli davvero ci creda o no.
ester- Numero di messaggi : 549
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Re: AFORISMI, FRASI FAMOSE, CITAZIONI..
leo..bisognerebbe vietarti di scrivere cose così lunghe!!!!!
cmq.. hai tanto tempo da perdere
cmq.. hai tanto tempo da perdere
Re: AFORISMI, FRASI FAMOSE, CITAZIONI..
si vede che non ha mai niente da fare... visto che i compiti non li fa e le versioni le copia dalla maria...
leo stiamo DEGENERANDO
leo stiamo DEGENERANDO
Sofy- Admin
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Re: AFORISMI, FRASI FAMOSE, CITAZIONI..
Devo stare attento sennò Mamma Pia si arrabbia e mi bacchetta
Cercherò di non farmi beccare in futuro
Cercherò di non farmi beccare in futuro
Leo- Numero di messaggi : 907
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Re: AFORISMI, FRASI FAMOSE, CITAZIONI..
secondo voi per dire "buon compleanno Filippo!" va bene scritto in greco "ευτυχης ( o ευδαιμων) ισθι εν τη της σου γενεας ημερα, Φιλιππε;"????? naturalmente con spiriti e accenti giusti....
Sofy- Admin
- Numero di messaggi : 1218
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Re: AFORISMI, FRASI FAMOSE, CITAZIONI..
Giusto sì... sennò anche qualcosa come "eudaimwova gevethlia katage"
Leo- Numero di messaggi : 907
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Sofy- Admin
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Re: AFORISMI, FRASI FAMOSE, CITAZIONI..
Una ragazza stava aspettando il suo volo in una sala d'attesa di un grande aeroporto. Siccome avrebbe dovuto aspettare per molto tempo, decise di comprare un libro per ammazzare il tempo. Comprò anche un pacchetto di biscotti. Si sedette nella sala VIP per stare più tranquilla. Accanto a lei c'era la sedia con i biscotti e dall'altro lato un signore che stava leggendo il giornale.Quando cominciò a prendere il primo biscotto,anche l'uomo ne prese uno; lei si sentì indignata ma non disse nulla e continuò a leggere il suo libro.Tra lei e lei pensò: "Ma tu guarda…se solo avessi un po' più di coraggio,gli direi quattro...". Così ogni volta che lei prendeva un biscotto,l'uomo accanto a lei, senza fare un minimo cenno, ne prendeva uno anche lui. Continuarono fino a che non rimase solo un biscotto e la donna pensò: "Ah, adesso voglio proprio vedere cosa mi dice quando saranno finiti tutti…!" L'uomo prima che lei prendesse l'ultimo biscotto lo divise a metà! "Ah, questo è troppo", pensò e cominciò a sbuffare e indignata si prese le sue cose il libro e la sua borsa e si incamminò verso l'uscita della sala d'attesa. Quando si sentì un po' meglio e la rabbia era passata, si sedette su una sedia lungo il corridoio per non attirare troppo l'attenzione e per evitare altri incontri spiacevoli. Chiuse il libro e aprì la borsa per infilarlo dentro quando....nell'aprire la borsa vide che il pacchetto di biscotti era ancora tutto intero nel suo interno. Sentì tanta vergogna e capì solo allora che il pacchetto di biscotti uguale al suo era di quell'uomo seduto accanto a lei che però aveva diviso i suoi biscotti con lei senza sentirsi indignato, nervoso.Al contrario di lei che aveva sbuffato,ma che ora si sentiva sprofondare… (Ignoto)
Filippo- Numero di messaggi : 50
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Re: AFORISMI, FRASI FAMOSE, CITAZIONI..
nooooooooo!! che robaaa!! haha che fuori!
Sofy- Admin
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